Ragazza senza prefazione

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Esce oggi in libreria il primo romanzo di Luca Tosi, Ragazza senza prefazione, per i tipi di TerraRossa Edizioni. Avevamo già pubblicato un suo racconto qui. Agile affresco della provincia romagnola scritto in uno stile che tende all’approssimazione colloquiale, leggero, scanzonato, ricco di risonanze dialettali (lessicali e ancor di più sintattiche), il libro racconta la storia di un ventisettenne disoccupato, meditativo, ipocondriaco, oppresso dalle richieste di attenzioni dei suoi innumerevoli parenti, ma soprattutto ossessionato da una ragazza con cui una volta ha passato una notte. Attorno a questa “Lei” inattingibile è costruita una storia di rinunce, giri a vuoto e malintesi, ritratto ironico di una generazione costretta al nomadismo esistenziale, i cui orizzonti etici non vanno molto al di là dell’acquisto di un nuovo materasso.

Io, mi sembra, quando leggo, sono uguale a com’ero quella sera, mentre stavo a sentire Lei. Seduto su uno scalino. E Lei, in piedi, davanti a me, col cielo dietro e la nebbia di Venezia, che diventava la forfora della luna. Però, c’è una cosa a volte nei libri che le ragazze non hanno, Lei di sicuro non ce l’aveva: la prefazione. Quelle frasi che ti avvisano di un po’ di cose in anticipo, così scegli se andare avanti a leggere, o cambiare libro. L’avessi avuta, con Lei, una prefazione, avrei saputo prima a cosa sarei andato incontro. O è stato meglio senza?

Luca Tosi, Ragazza senza prefazione, TerraRossa, pp. 96, 13 euro

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