il giardiniere del re aspetta che faccia buio
estirpa di nascosto le rose e i gelsomini
capovolge ogni pianta, la interra rovesciata
lascia le radici all’aria
ruba un cavallo, fugge nella notte
cavalca immaginando
come sarà il risveglio del sovrano
pochi giorni e lo catturano
lo riportano in catene dal re
sua maestà lo riceve di persona
voglio farti governatore del regno
comandante supremo dell’esercito
darti in sposa mia figlia
si apre la finestra della reggia
escono sul balcone
si affacciano sul giardino
il re spalanca le braccia
dalle radici esposte all’aria
è sbocciato qualcosa che non ha nome
ora questo giardino è unico al mondo
e il merito è tutto tuo
il giardiniere del re sale sul parapetto
si butta giù dall’alto a capofitto

la mia dirimpettaia è uscita sul balcone
ha afferrato le piantine una dopo l’altra
facendo forza le ha tirate fuori dal terriccio
le ha capovolte, le ha ficcate nei vasi
ha interrato pistilli petali foglie rametti
ha lasciato fuori all’aria le radici
sporche di terra, allucinate
le ha innaffiate premurosamente
dicono che sia depressa
ma forse conosce un segreto
intravede un’altra possibilità

Dedicate a Giovanna Rosadini.
Volendo ci sono anche La studentessa di filosofia, Il tenore posticcio, Il colonnello delle guardie forestali, Il guidatore della metro, La venditrice di ortaggi.